Energia da fonti esauribili

Si intende l’energia ricavata da fonti che si esauriscono con l’utilizzo.

La combustione degli idrocarburi fossili: Carbone, Petrolio, Gas naturale, permette la produzione di energia elettrica.

Anche l’energia nucleare, ottenuta dalla fissione dell’Uranio, può essere considerata come una fonte esauribile, in quanto la materia si trasforma in energia per la legge

E = m x c2

 

Quando viene bruciato un combustibile fossile, ad esempio il carbone, gli atomi di idrogeno e di carbonio del carbone si combinano con quelli di ossigeno presenti nell'aria e producono anidride carbonica e acqua; in questa reazione chimica viene prodotta una quantità di calore che corrisponde a circa 6500-9500 kcal/kg (o 1,6 kilowattora/kg).

 

È questa la resa tipica di una reazione chimica, che deriva da trasformazioni della struttura elettronica dell'atomo. Una parte di questa energia termica viene assorbita dal combustibile stesso, mantenendolo a una temperatura tale da rendere possibile la prosecuzione della reazione.