Radiazione cosmica e ultravioletta

 

Radiazione cosmica

 

Tutte le stelle, date le grandi temperature registrate sulle loro superfici e in seguito a reazione nucleare, sviluppano una radiazione definita cosmica o letale, in quanto estremamente pericolosa per tutti i sistemi biologici.

Tale radiazione, ad alta ed altissima energia, ha frequenze progressivamente superiori passando attraverso i seguenti gruppi: radiazione UV (UV-A, UV-B, UV-C), α, β, χ, γ.

I danni che tale radiazione provoca sono a carico del DNA e vengono detti effetti mutageni, in quanto mutano il materiale genetico che porta l’informazione dai genitori alla progenie.

Gli effetti mutageni provocano tumori, cioè le cellule “impazziscono”, riproducendosi in modo incontrollato, fino a portare alla morte l’organismo colpito.

In effetti, le reazioni di fusione nucleare che si verificano su una stella sono le stesse che si riscontrano nell’esplosione di ordigni nucleari, oppure nelle centrali nucleari per la produzione di energia, per cui è ovvio che si producano le stesse pericolosissime radiazioni.

Ancora oggi, dopo circa 70 anni, nascono bambini malformati o affetti da cancro nelle zone del Giappone bombardate durante la seconda guerra mondiale con ordigni nucleari; questo dal momento che il decadimento radioattivo delle ceneri (tempo necessario per l’abbattimento della radioattività presente), più anche essere anche superiore ai 25.000 anni!!!

Un altro effetto della radiazione cosmica, particolarmente pericoloso, è quello a carico dell’atmosfera, che può essere completamente asportarla in tempi di solito molto lunghi.

Un esempio ci è offerto dal pianeta Marte, dove l’atmosfera, in miliardi di anni, è stata totalmente “strappata”, sottratta all’attrazione gravitazionale del pianeta stesso.

Altro destino ha avuto il pianeta Terra, dove la magnetosfera originata dal campo magnetico terrestre ha protetto, fin dalla sua formazione, l’atmosfera dai raggi cosmici, permettendo di conseguenza la vita.

Effetto della magnetosfera terrestre sulla radiazione cosmica
Effetto della magnetosfera terrestre sulla radiazione cosmica

Raggi ultravioletti (UV)

Un discorso particolare meritano i raggi ultravioletti (UV).

L´atmosfera terrestre, tramite processi di assorbimento e diffusione, agisce come un filtro rispetto alle radiazioni provenienti dal sole. In particolare:

-         la radiazione UVC (la più dannosa per la vita a causa del suo alto contenuto energetico) viene completamente assorbita dall´ozono e dall´ossigeno degli strati più alti dell´atmosfera;

-         la radiazione UVB viene anch´essa in buona parte assorbita, ma una non trascurabile percentuale (circa il 15-20%) riesce a raggiungere la superficie terrestre;

-         la radiazione UVA riesce in buona parte (circa il 55-60%) a raggiungere a superficie terrestre. 

In sintesi, la radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre è circa il 9% della radiazione solare al top dell´atmosfera ed è distribuita tra UVA (90%) ed UVB (10%).

 

Effetti Positivi

Oltre gli effetti negativi mutageni precedentemente descritti, la radiazione UV, in particolare la UV-A, ha effetti benefici sulla sintesi della Vit. D, sostanza coinvolta nello sviluppo dello scheletro, in quanto presiede l’assorbimento del Calcio nell’organismo animale.

 

Che cosa influenza l’assorbimento della radiazione ultravioletta sulla terra

La frazione di radiazione ultravioletta che raggiunge la superficie terrestre è influenzata da vari fattori. Tra questi i più importanti sono:

-         Copertura nuvolosa;

-         Ozono: L´ozono assorbe la radiazione UV.

-         Altitudine: La radiazione UV aumenta di circa il 10-12% ogni 1000 m a causa del minore spessore dell´atmosfera;

-         Ora del giorno, latitudine e stagione: Come per l´altitudine, il diverso assorbimento della radiazione UV è legato al diverso spessore dello strato di atmosfera che i raggi solari si trovano ad attraversare prima di raggiungere il suolo. I valori massimi di radiazione UV si registrano di conseguenza ai tropici, in estate e verso mezzogiorno;

-         Caratteristiche riflettenti della superfici: la neve può arrivare a riflettere anche all´80% della radiazione incidente.